Forlimpopoli Festival di Musica Popolare 2023
C’ERA UNA VOLTA IL COMBAT FOLK
Rocca di Forlimpopoli
Arena Piazza Fratti
24-25-26 Agosto 2023
Negli anni a cavallo fra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 del XX secolo si affaccia sul panorama musicale italiano un movimento musicale che venne presto definito “Combat folk”.
Recita Wikipedia: “L’origine del termine combat folk risale al demotape omonimo dei Modena City Ramblers, disco autoprodotto del 1993 ispirato dall’album Combat Rock degli inglesi Clash”
Si trattava di un fenomeno ben distinto tanto dal movimento del folk revival, da quello dei canzonieri politici e quello, importantissimo, del recupero dei canti di lavoro, quali, ad esempio, i Cori di Mondine, che avevano attraversato la storia della musica Italiana fra gli anni ’60 e gli anni ’70, ma conteneva, nel suo codice genetico, tracce di entrambi quei mondi.
Si caratterizzava infatti attraverso due componenti principali: la prima era l’utilizzo di melodie, sonorità e strumenti provenienti dal mondo della musica popolare; la seconda, quella di interessare, attraverso testi originali, tematiche riguardanti l’antirazzismo, l’antifascismo, la lotta alle mafie, la resistenza, temi che, a loro modo, senza raggiungere lo schieramento ideologico dei precedenti canzonieri politici, parlavano ad un pubblico giovane e giovanile con un linguaggio che, senza alcuna velleità filologica, utilizzava riferimenti alla tradizione ed alla storia invitando ad un impegno politico e sociale sicuramente decisamente connotati.
Se vogliamo elencare solo alcuni fra i gruppi collocati nel movimento all’epoca possiamo citare, ad esempio:
Bandabardò, E’zezi, Lou Dalfin, Mau Mau, Modena City Ramblers, The Gang e Yo Yo Mundi, ma, in realtà, nel corso degli anni, tanti altri seguirono, ciascuno con la propria personalità, quella strada, strada aperta certamente dall’album con cui Fabrizio De Andrè accende una nuova e moderna luce sui suoni entnici e le lingue locali; quel “Creuza de mä” del 1984 che segna, nella storia della musica italiana, un prima ed un dopo.
Oggi, a distanza di ormai trent’anni, possiamo ritenere quel fenomeno come ormai storicizzato e ci sembra giusto analizzarlo proponendo un excursus di ciò che l’ha preceduto, ciò che l’ha generato e ciò che ancora oggi rimane di quello che è stata voce e colonna sonora per più generazioni di un certo modo di vedere e sentire il mondo perché, come per Fenoglio, “…l’importante non è morire, ma scegliere da che parte stare…”
PROGRAMMA
Giovedì 24 Agosto 2023
Arena Cinema Verdi – Piazza Fratti – Forlimpopoli
Ore 20:30
Aspettando il Festival al cinema
Proiezione di
GLI ANNI CHE CANTANO
La storia de Il Canzoniere delle Lame, gruppo bolognese di musica politica e impegno sociale viene ripercorsa in un tour scanzonato e nostalgico.
Ingresso libero
Regia: Filippo Vendemmiati
Durata: 90 minuti
Genere: Docufilm
Venerdì 25 Agosto 2023
Arena Cinema Verdi – Piazza Fratti – Forlimpopoli
Ore 20:30
Biglietti: interi 12€ ridotti 10€ acquistabili anche ONLINE al link seguente:
CORO DELLE MONDINE DI BENTIVOGLIO
Il coro Le Mondine di Bentivoglio nacque all’inizio degli anni ’70, per merito di una maestra delle scuole statali, Liliana Zagni, che decise di fare una ricerca sul lavoro femminile e sulla risaia, per gli studenti della scuola. A quell’incontro parteciparono 4 lavoratrici, Renata, Dorina, Iside e Gemma. Fu una giornata molto positiva e quest’ultime, grazie anche al clima festoso in cui si tenne quella lezione-incontro, decisero di formare un Coro delle Mondine per tenere vivo il ricordo della risaia.
In quegli anni era una piacevole abitudine cantare in risaia, perché così facendo si lavorava di più, inoltre cantando si alleviava un po’ la fatica.
Se ci si fermava a parlare, anche le mani si fermavano ed erano guai. Il caporale richiamava le lavoratrici, ed era meglio cantare. Cantando le lavoratrici riuscivamo ad esprimere tutta la loro rabbia e la protesta, ma anche la gioia e la spensieratezza. Sentimenti che a volte, nella vita dura di quegli anni, costituivano l’unica ricchezza.
Le canzoni parlano della realtà che si viveva in quel periodo. Erano lavoratrici sfruttate e raccontavano di fatti realmente accaduti nella bassa.
Canti di lotta, di rabbia, di gioia, amore e allegria.
Ore 21:30
THE GANG (Quartetto acustico)
In
Le Radici e le ali
Marino Severini Voce, chitarre
Sandro Severini Chitarre elettriche ed acustiche
Jacopo Ciani violino, mandolino
Gianni Bonanni organo, tastiere, fisarmonica
«Se ci chiedete da che parte stiamo, noi rispondiamo con il Sud perché pensiamo che, come nella Guerra del Golfo, i conflitti che insorgeranno nei prossimi anni dovranno essere visti da un’angolazione diversa da quella precedente, non in termini ideologici ma di interessi contrastanti tra Nord opulento e Sud straccione. Noi ci identifichiamo nella tradizione dell’internazionalismo. Il nostro lavoro va inquadrato nell’ambito di quella sinistra che si suol dire “eretica”, fatta di gruppi che si sono sviluppati fuori o ai margini del movimento operaio: il sindacalismo rivoluzionario, le Pantere Nere, il guevarismo, il sandinismo, il maoismo, il trotzkismo, passando per le esperienze di casa nostra come Lotta Continua e Potere Operaio… e l’elenco può continuare e includere i movimenti nazionalistici dei Paesi Baschi o dell’Ulster, l’OLP, i verdi, SOS Racisme, i punk anarchici. Per certi versi ci sentiamo vicini anche alla teologia della liberazione. Se si vuole capire la nostra musica bisogna tenere conto dello sviluppo economico che ha avuto questo paese e delle contraddizioni diverse che ha generato nel Nord e nel Sud. La musica in questo genere di lotta è sempre stata punto di riferimento e strumento di aggregazione: lo fu per Woody Guthrie, a cui stava a cuore l’unità dei lavoratori in un momento di transizione tra la cultura agricola e quella industriale, lo fu per Víctor Jara e Violeta Parra in Cile contro il regime di Pinochet e per il canto delle mondine, nel vercellese di metà secolo, quando scelsero lo sciopero. Oggi i giovani, come categoria sociale antagonista e portatrice di nuovi valori in contrapposizione a quelli del sistema, non ci sono più, o almeno restano sacche di resistenza che sopravvivono in piccole riserve. La “generazione” oggi non è più sintomo di controcultura o ribellismo. I giovani negli ultimi quindici anni sono stati vittime di un’omologazione crescente e questo mito interclassista riversato su di loro, è ora funzionale al sistema. Il rock non è dunque più la bandiera della cultura giovanile, anzi in seguito ad una tendenza diffusa di conformazione della musica ad altri generi di consumo è in atto un certo accantonamento del rock a favore di un orientamento deciso verso la pop music. Questo non significa che il rock sia morto, ma che è tempo che si rinnovi e trovi nuova aspirazione, non necessariamente nel mondo giovanile»
(Marino Severini)
Sabato 26 Agosto 2023
Arena Cinema Verdi – Piazza Fratti – Forlimpopoli
Ore 20:30
Biglietti: interi 12€ ridotti 10€ acquistabili anche ONLINE al link seguente:
VIVATICKET
FRATELLI&MARGHERITA
Dice di loro Cisco Bellotti:
“…Tra tutti, vorremmo segnalarvi una band che ci ha colpiti sia per la storia personale dei componenti, sia per l’alta qualità musicale che propongono: i Fratelli&Margherita
Sono 4 fratelli, Beniamino, Giacomo , Francesco e Margherita, – di una numerosissima famiglia composta da ben 16 componenti compresi i genitori – con la passione per la musica che hanno deciso di fondare un complesso.
Le loro scritture inedite affrontano con sensibilità ed ironia tematiche sociali, inscenano improbabili avventure ormai dimenticate, o armeggiano con relazioni intime, eccentriche e piccanti…”
Sabato 26 Agosto 2023
Arena Cinema Verdi – Piazza Fratti – Forlimpopoli
Ore 21:00
CISCO
In
BACI E ABBRACCI TOUR
Oltre trent’anni di musica dai Modena City Ramblers fino alla Bandabardò
Stefano “Cisco” Bellotti propone per l’estate 2023 “Baci e Abbracci tour”: uno spettacolo che è l’occasione per ripercorrere i suoi oltre 30 anni di carriera, dall’esordio con i MCR fino alla più recente collaborazione artistica con la Bandabardò, passando per la sua ormai lunga carriera da solista.
Il repertorio live abbraccia per intero tutte le esperienze accumulate in questi 3 decenni dai cavalli di battaglia targati MCR fino ai pezzi più recenti composti con la Bandabardò senza tralasciare gli immancabili successi dei suoi album da solista.
Il suo è uno spettacolo dall’atmosfera coinvolgente, adatto ad un teatro all’aperto, alle piazze e alle feste estive, realizzabile in diverse soluzioni: con il gruppo al completo, con un quartetto o anche in trio acustico.
La sua band è composta da Arcangelo Kaba Cavazzuti alla batteria, Massimiliano Frignani alla chitarra, Bruno Buonarrigo al basso, Mario Sehtl al violino e Enrico Pasini alla tromba, fisarmonica e tastiere.
Cisco Bellotti Voce e bodhran
Max Frignani chitarre
Kaba Cavazzuti batteria
Bruno Bonarrigo Basso
Enrico Pasini tromba tastiere e fisa
Mario Sehtl violino
Durante il Festival saranno presenti stand di
Amnesty International
Libera
Anpi
e sarà aperta e visitabile la mostra
Immagini della violenza politica nell’Italia degli anni settanta
” per venti anni, dal 1969 al 1989 la violenza politica accompagnò la vita quotidiana degli italiani. Le cronache dei colpi di Stato reali e presunti, stragi di popolazione, omicidi di magistrati, e uomini delle forze dell’ordine, giornalisti, intellettuali, scontri di piazza tra opposte fazioni, sequestri, scontri tra manifestanti e pulizia, riempirono le pagine di giornali e notiziari radio e TV”
A cura di:
Valter Bielli, Vladimiro Flamigni, Domenico Guzzo
Con la collaborazione di: Tania Flamigni, Francesco Billi, Comunicazion&venti, Giacomo Cortesi, Ilaria Moroni, Cinzia Venturoli.
In collaborazione con
ANPI FORLIMPOPOLI
LIBERA FORLIMPOPOLI
AMNESTY INTERNATIONAL
ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA E DELL’ETÀ CONTEMPORANEA
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