XXIV FESTIVAL DI MUSICA POPOLARE
Dal 19 al 26 Agosto 2018
BERTINORO FORLIMPOPOLI CASTROCARO
AMMALIATI DALLA VOCE, RICORDIAMOCI DELLE SIRENE
Fra i tanti aspetti, alcuni più generali, altri più specifici e caratterizzanti che definiscono i repertori di tradizione popolare, quello della voce è, certamente, uno dei principali in assoluto.
Il Festival di quest’anno vuole concentrare la propria attenzione proprio sulla voce. Mantenendo però la propria vocazione che lo vuole portatore di tradizione ma anche di modernità, il Festival 2018 vuole analizzare le correlazioni fra tradizione ed attualità, fra passato, presente e futuro.
Canti di tradizione dunque, tecniche antiche come l’uomo ma anche forme moderne, cantautorali perché, nei secoli, tutti i canti, che siano ninne nanne o canti di rivolta hanno sempre raccontato una cosa sola: l’inquietudine dell’anima dell’uomo.
AMMALIATI DALLA VOCE
l’anima di un popolo passa sempre dalla voce
E’ indubbio che il voler continuare a dare una impronta tematica a questo evento, affinché il nostro non sia solo uno dei mille festival folk sparsi un po’ ovunque, ci impone sempre di affrontare temi di fondo che siano di ampio respiro, e in trent’anni ne abbiamo scandagliati tanti.
Da quelli di impegno politico sociale (popoli migranti, piccole patrie e terre di confine ecc.), a quelli a taglio più squisitamente etnomisicologico (tarantelle e tarantolati, la musica zingara, pellerosse e pioneri, l’Africa nera, gli aborigeni australiani ecc.), a quelli maggiormente dedicati agli strumenti, i loro suoni, le loro culture (i mantici, zampogne e launeddas, le arpe celtiche e il profondo nord ecc.).
La voce- L’anno scorso, ponendo l’accento sui mantici, partimmo dall’ intuizione di come questi meccanismi, in natura, siano la base del primissimo impatto con la vita: il nostro respiro, i nostri polmoni, il primo soffio di vita autonoma del nascituro.
Ma subito dopo, il primo momento con cui egli si rivolge al mondo, la propria vita, l’urlo demiurgo che si leva da ogni parto, quel grido potente che dice “ci sono”: LA VOCE.
Tutti gli animali hanno una voce, ma la nostra è ricca, complessa, articolata in mille possibilità: deve comunicare, raccontare, spiegare, impaurire, tranquillizzare, scacciare guai, invocare aiuto, curare, emozionare, sedurre; o semplicemente farsi sentire.
Così nella storia dell’ uomo, dei popoli e dei posti, essa ha assunto tante forme quante sono quelle delle foglie in natura: infinite. Così la voce ha raccontato, raccontato….
Ricordiamoci delle sirene- Certo è che ci sarà un motivo se gli dei avevano deciso che era la voce lo strumento per catturare uomini e far sprofondare le navi: dotarono le sirene di voci che ammaliavano i marinai, per poi ucciderli e fare sprofondare le loro imbarcazioni. Poi, d’altro canto, le stesse voci ammalianti erano capaci di consolare le anime dei defunti sofferenti nell’aldilà… Omero ci racconta questa storia di 3.500 anni fa, e ci dice anche che Odisseos (messo in guardia da Circe) se la cava e riesce a sconfiggerle, come? Legato a un palo e tappandosi le orecchie!
Napoli- In tutto questo buttasù, una sirena, Partenope, se la sgavagna, e viene trasportata dalle correnti sulla spiaggia di Megaride. Il corpo si dissolve e prende la forma di quella che oggi è Napoli, con i suoi profili ben riconoscibili. I pescatori iniziano a venerarla come dea e così Napoli è nata; e ancor oggi la sua morfologia viene associata al corpo di Partenope. Sarà un caso che Napoli poi divenga per secoli la culla di tanto canto, la voce del mediterraneo per eccellenza?
Il Festival- ovviamente un festival estivo non può essere un trattato di etnomusicologia, un simposio di studiosi di mitologia e tantomeno un inventario delle mille e mille possibilità vocali dell’ essere umano. Ma ne assaporerete un accenno, un suggerimento: il canto armonicale di Anna Maria Hefele, cheaffonda le radici nella grande tradizione canora della Mongolia e sfocia poi, con grande maestria, nella composizione contemporanea; la sirena Gabriella Aiello con la sua vocalità ci riporta alla storia partenopea appena raccontata; i Viulan invece ci ricordano magiche storie e suggestioni sonore del nostro appennino; Peppe Voltarelli infine con cui la voce straripa nel mondo costruito dall’ uomo proprio per esaltarla, la teatralità, il racconto e un po’ di follia.
Saranno quattro assaggi, gustosi e diversi: ne sentirete delle belle.
IL PROGRAMMA COMPLETO
Domenica 19 Agosto
ROCCA DI BERTINORO
Ore 6:19
L’ORCHESTRONA (DA CAMERA) DELLA SMP
L’anima che Danza
Concerto a ballo
Ingresso €7
(con colazione offerta)
Mercoledì 22 Agosto 2018
ROCCA DI FORLIMPOPOLI
ore 21,15
Ingresso Interi €5,50 Ridotti €3,50
Aspettando il Festival al Cinema
Come oramai da tradizione, il Festival di Musica Popolare propone una programmazione cinematografica di film scelti sulla base del tema del festival stesso e/o ispirati da un’importante impronta musicale.
NOVECENTO Atto primo
Di Bernardo Bertolucci Italia 1976
Con Robert De Niro (Alfredo), Gérard Depardieu (Olmo), Sterling Hayden (Leo), Dominique Sanda (Ada), Francesca Bertini (suor Desolata), Laura Betti (Regina),Werner Bruhns (Ottavio), Stefania Casini (Neve), Alida Valli (signora Pioppi), Romolo Valli (Giovanni Berlinghieri), Donald Sutherland (Attila), Burt Lancaster (Alfredo nonno), Stefania Sandrelli (Anita). Produzione: Alberto Grimaldi per PEA, Les Productios Artistes Associées, Artemis Film. Durata: 310′
Nuova versione restaurata dalla Cineteca di Bologna
Giovedì 23 Agosto 2018
ROCCA DI FORLIMPOPOLI
Ingresso Interi €10,00 Ridotti €8,00 Abbonamento 2 Serate 23/24 Agosto €15,00
ore 20:30
SUPERSONUS The European Resonance Ensemble (Italia – Austria – Germania- Estonia)
Fu alla ricerca di un suono che mettesse insieme le musiche arcaiche ed etniche con quelle d’epoca barocca e rinascimentale che l’Ensemble Europeo di Risonanza (SUPERSONUS) avviò la sua formazione nel 2012. La struttura finale in quintetto vide la luce nel 2014 componendosi dei musicisti: Marco Ambrosini (Nyckelharpa / Marranzano), Eva-Maria Rusche (Clavicembalo / Pianoforte), Anna-Liisa Eller (Kannel / Frame Drum), Anna-Maria Hefele ( Canto difonico / Guzheng) e Wolf Janscha (Marranzano).
Grazie alla combinazione unica di diversi stili, strumenti ed espressioni musicali, l’Ensemble permette all’uditore di approfittare interamente di un suono intenso e ricco che invita a far lavorare l’immaginazione: visioni di spazi paradisiaci, estasi della danza, stoici momenti di calma alternati a scene di gioioso infantilismo o, ancora, teatro d’ombre tanto tragico che eroico. Lo spettatore potrà passeggiare con la fantasia in un giardino dalle fattezze barocche o ritrovarvi sulla brulla cima di una montagna ad osservare il mondo nella sua naturale bellezza. I contrasti, le differenze e gli estremi musicali toccati dal gruppo non sono ostacoli per SUPERSONUS ma, al contrario, vissuti ed espressi con potente sustrato della loro musica. I membri di SUPERSONUS si considerano come costruttori di ponti tanto da un punto di vista musicale che culturale.
L’inaspettato e inaudito sono il limite dell’architettura musicale che cercano di raggiungere.
Nel dondolio di un pendolo prendono vita la loro creatività e le loro muse.
La grande originalità del progetto ha risvegliato l’interesse della nota casa discografica ECM per cui hanno già registrato l’album che sarà presentato in anteprima Europea al Festival di Forlimpopoli.
In occasione della partecipazione al Festival Forlimpopolese, quest’anno incentrato sulla voce Supersonus dedicherà particolare spazio a Anna Maria Hefele, voce del gruppo e vera e propria star del web con gli oltre 12milioni, si, avete letto bene, 12 milioni di click sul suo video youtube dedicato al canto difonico, di cui è specialista affermata e riconosciuta in tutto il mondo
Ore 22:00
I VIULAN (Emilia – Toscana)
L’instancabile e appassionata ricerca effettuata dal fondatore dei Viulàn, Lele Chiodi, anche in collaborazione con Francesco Guccini nel territorio del Frignano sulle montagne dell’appennino Tosco-Emiliano, ha ormai superato i trent’anni, ma è ben lontana dal terminare. Dentro le voci di Lele, Carlo e Lauro vive questa musica, con il vento delle loro montagne, gli odori e i colori delle loro foreste, le voci della gente che ha portato fino a noi questo patrimonio. Oltre al recupero musicale, anche quello del dialetto è al centro dell’attività dei Viulan. Con la consapevolezza di chi ha sempre respirato le parlate delle varie località dell’Appennino Tosco Emiliano, i Viulàn attualizzano le storie, le lingue i luoghi dove sono nate nella consapevolezza del loro valore storico, sociale e culturale.
A Forlimpopoli presenteranno il loro nuovo disco “Cento ducati”.
Francesco Guccini afferma che la strada dei Viulàn è quella di cercare di dare una nuova veste al materiale reperito, sempre nel rispetto della tradizione, ma andando dove l’istinto musicale, la conoscenza di più stili e di diverse possibilità sonore, il gusto personale potevano condurre. … Il risultato è una serie di brani ricchi di suggestione, che danno emozioni nuove a brani vecchi di secoli.
Formazione:
Lele Chiodi, Carlo Pagliai, Lauro Bernardoni: voci;
Giorgio Albiani: chitarra, arrangiamenti e direzione artistica;
Silvio Trotta: mandolino, mandoloncello, chitarra battente, basso acustico.
Venerdì 24 Agosto 2018
ROCCA DI FORLIMPOPOLI
Ingresso Interi €10,00 Ridotti €8,00 Abbonamento 2 Serate 23/24 Agosto €15,00
Ore 20:30
“CANTI E DISCANTI”… il concerto
Canti e discanti tramandati di voce in voce, espressione del cuore di un popolo, l’immagine del suo interno.. come dice Herder.
Il ciclo annuale nella tradizione popolare è scandito da momenti rituali forti in perfetta armonia con il ritmo della natura dove la spiritualità contadina viveva e vive ancora il sincretismo con rituali e miti del precristianesimo.
Il concerto proposto vuole essere un percorso attraverso momenti e sentimenti che hanno animato da sempre la cultura contadina: spiritualità, lavoro, morte e nascita, la partenza, la festa…
Gabriella Aiello, cantante e allieva di Giovanna Marini insieme alla voce di Isabella Mangani e alle corde di Stefano Donegà ripercorrerà idealmente un calendario dei momenti importanti secondo la tradizione popolare, attraverso la riproposta di canti tramandati oralmente, di voce in voce, da padre a figlio, talvolta nella loro forma più pura ed essenziale per voce sola o polifonia tradizionale e talvolta rielaborati con corde e tamburi a cornice.
Voci che s’intrecciano in armonie antiche, suoni e ritmi che ricordano il nostro radicamento alla terra e alla tradizione perché “ chi distrugge le proprie radici non può crescere” (F. Hundertwasser)
Gabriella Aiello . voce , tamburi a cornice
Isabella Mangani, voce
Stefano Donegà, chitarra classica, chitarra battente, voce
Ore 22:00
PEPPE VOLTARELLI
Cantante, autore, ma anche attore, sceneggiatore, regista, Peppe Voltarelli rappresenta in pIeno la figura di artista a tutto tondo pienamente calato nella modernità ma consapevole delle proprie radici. Un migrante della canzone d’autore
nasce a Cosenza nel 1969.
Cantante di origini calabresi, autore di canzoni, attore, performer, Peppe Voltarelli è stato fondatore e frontman per quindici anni de Il Parto delle Nuvole Pesanti, band con cui realizza sette dischi che contribuiscono al rinnovamento della musica rock italiana degli anni ’90.
Concerti al Premio Tenco, Premio Ciampi, I Maggio di Roma, Avignon in Messico a Buenos Aires, New York, Portland, Seattle, Los Angeles, Bruxelles, Barcellona, Colonia e Lussemburgo. Ospite del Canzoniere Grecanico Salentino al concerto che si tiene al Joe’s Pub di New York nel Giugno 2013. Jon Pareles dedica un articolo alla serata, sulle pagine del New York Times del 28 Giugno.
Partecipa al Montreal International Jazz Festival 2013 con due concerti al Savoy du Metropolis.
Lamentarsi come ipotesi (OtrLive – Universal 2014) è il suo terzo album di inediti in studio. Il Caciocavallo di Bronzo è il suo primo romanzo (“cantato e suonato”) pubblicato da Stampa Alternativa.
Sabato 25 Agosto 2018
ROCCA DI FORLIMPOPOLI
ore 21,15
Ingresso Interi €5,50 Ridotti €3,50
Aspettando il Festival al Cinema
Come oramai da tradizione, il Festival di Musica Popolare propone una programmazione cinematografica di film scelti sulla base del tema del festival stesso e/o ispirati da un’importante impronta musicale.
NOVECENTO Atto secondo
Di Bernardo Bertolucci Italia 1976
Con Robert De Niro (Alfredo), Gérard Depardieu (Olmo), Sterling Hayden (Leo), Dominique Sanda (Ada), Francesca Bertini (suor Desolata), Laura Betti (Regina),Werner Bruhns (Ottavio), Stefania Casini (Neve), Alida Valli (signora Pioppi), Romolo Valli (Giovanni Berlinghieri), Donald Sutherland (Attila), Burt Lancaster (Alfredo nonno), Stefania Sandrelli (Anita). Produzione: Alberto Grimaldi per PEA, Les Productios Artistes Associées, Artemis Film. Durata: 310′
Nuova versione restaurata dalla Cineteca di Bologna
Sabato 25 Agosto 2018
Fortezza di Castrocaro
Ore 21:30
LA MUSICA DEL SILENZIO
Anupriya Deotale e Stefano Grazia
Concerto di musica classica Indostano
Ingresso: €5,00
Anupriya Deotale Violino
Stefano Grazia Tabla Indiana
Evento organizzato in collaborazione con Centro Yoga Satsang di Forlì e svolto con il patrocinio del Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole all’interno di Entroterre Festival, con la collaborazione di Romagna Musica soc. coop, Castrumcari, la Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, la Scuola musicale Dante Alighieri di Bertinoro e le Terme di Castrocaro
Domenica 26 Agosto 2018
Corte di Casa Artusi
Via Andrea Costa 31 Forlimpopoli
Ore 19:30
Ingresso: €5,00
Aperitivo di Casa Artusi €10,00
In Collaborazione con LiUcciFestival e Mei
Esibizione del gruppo vincitore del
PREMIO SPECIALE SCUOLA DI MUSICA POPOLARE selezionati fra i partecipanti al IL PREMIO NAZIONALE FOLK NUOVE GENERAZIONI organizzato da LI UCCI FESTIVAL, MEI, SCUOLA DI MUSICA POPOLARE di Forlimpopoli in collaborazione con Musica Nelle Aie (Castel Raniero –Ra-), Umbria Folk Festival (Orvieto –Tr-), Taranta Sicily Fest (Scicli –Rg-), Ande Bali e Cante (Rovigo –Ro-)
CONCERTO APERITIVO IN COLLABORAZIONE CON RISTORANTE CASA ARTUSI
LAMORIVOSTRI
Tre voci, tre modi di essere artiste tre sguardi sul mondo della musica tradizionale, da quella italiana alle sonorità rom, dalla canzone d’autore alla poesia popolare fino alle composizioni originali.
Rosebella è uno dei progetti Lamorivostri, per le tre musiciste che con questo lavoro danno voce e musica al repertorio tradizionale ma allo stesso tempo uniscono la propria esperienza artistica dando vita ad un viaggio musicale intenso ed originale dove la creatività prende forme ed espressioni diverse, dove contaminazione e tradizione camminano insieme unendosi in una nuova ed originale proposta che contraddistingue questo trio.
Un viaggio musicale di donne che rivivono nella poesia popolare, dove Rosabella Harbreshe di Sicilia rappresenta l’immagine di una ragazzina che si vede già grande che ama come la Cecilia come la Baronessa di Carini come una sposa, come chi aspetta l’amore che viene, come chi subisce l’amore perduto. Emblematico è il significato del senso di libertà di queste donne che hanno ispirato questo progetto musicale.
Rosabella che dà il nome al lavoro discografico è stato presentato in Auditorium Parco della Musica di Roma, selezionato al premio targhe Tenco 2015 sezione dialetto, selezionato al premio Alberto Cesa 2016 per Folkest. Premio Andrea Parodi 2016.
Teresa di mare canti di donne e libertà è il loro ultimo lavoro uscito nel 2017.
LAVINIA MANCUSI Voce di grande talento ha collaborato con Nando Citarella. È solista nella Takadum orchestra e nella Med free orchestra. Il suo lavoro discografico Semilla la rivela una delle voci più apprezzate nel panorama romano.
Svolge attività artistica sia in Italia che all’estero. Nel 2015 è stata la voce del tour corde di Alessandro Mannarino.
MONICA NERI Compositrice polistrumentista, si è dedicata allo studio e alla ricerca sul campo della musica di tradizione orale nel centro e nel sud Italia (Lazio,Calabria,Puglia, Campania, Sicilia). Ha studiato armonia e analisi jazz al conservatorio Stanislao Giacomoantonio di Cosenza, ha collaborato fino al 2012 con Ambrogio Sparagna intraprendendo una intensa attività artistica sia in Italia che all’estero. Ha fatto parte dell’orchestra notte della taranta di Melpignano e dell’orchestrapopolare Italiana Parco della Musica di Roma.
È Organetto solista nell’ensamble di Roberto Billi voce storica dei Ratti della Sabina.
RITA TUMMINIA Organettista di uno dei gruppi storici del folk italiano Acquaragiadrom, si è dedicata allo studio del repertorio zingaro e alle sonorità balcaniche approfondendo le tecniche esegutive su l’organetto. Vanta collaborazioni d’eccellenza Nando Citarella, Gogol Bordello, Piero Pelù.
DURANTE IL FESTIVAL
IL FESTIVAL AL MUSEO
In collaborazione col MAF Museo Archeologico Tobia Aldini e Fondazione RavennaAntica
– giovedì 23 agosto: apertura serale straordinaria del Museo ad ingresso gratuito dalle 19 alle 23;
visita guidata gratuita a cura di Silvia Bartoli ore 19
– venerdì 24 agosto: apertura serale straordinaria del Museo ad ingresso gratuito dalle 19 alle 23;
visita guidata gratuita a cura di Silvia Bartoli ore 19
– sabato 25 agosto: apertura ordinaria del Museo 10-13/15.30-18.30 con ingresso a
pagamento; visita guidata compresa nel prezzo del biglietto a cura
di Silvia Bartoli ore 18
MOSTRE
LA SCUOLA ED IL FESTIVAL DI MUSICA POPOLARE
Trent’anni di internazionalismo
a cura di Marco Tadolini
LA BOTTEGA DEL JA’
Incontri casuali e racconti musicali nella bottega de Jacomì, per gli amici Ja’ La Bottega dei Castagnari
Proiezione di video in collaborazione con
COSENUDE Mediaprojects
Fisarmoniche Castagnari
MAF Museo Archeologico Tobia Aldini
Fondazione Ravennantica
Tonina Cianca
Museo Archeologico Forlimpopoli “Tobia Aldini”
METTI IN CIRCOLO CULTURA 2018
In collaborazione con
Cinema Teatro Verdi
ENTROTERRE FESTIVAL
MAF – Museo Archeologico T.Aldini
Fondazione RavennaAntica
PROMOZIONE
METTI IN CIRCOLO CULTURA
Acquista un ingresso presso:
Arena Cinema Verdi di Forlimpopoli http://www.cinemaverdi.it/
durante tutta la programmazione dell’Arena e conserva il biglietto.
Presentandolo alla biglietteria dell’ ENTROTERRE Festival e del festival di Musica Popolare, avrai diritto ad un ingresso ridotto
Conserva il biglietto del Festival di Musica popolare, presentandolo alla biglietteria del « Cinema Verdi » di Forlimpopoli avrai diritto ad un ingresso ridotto.
Conserva il biglietto del Festival di Musica popolare , ti darà diritto ad un ingresso ridotto al MAF – Museo Archeologico T.Aldini alla tariffa ridotta di 2€ anzichè 4 € ed ad un ingresso cumulativo ridotto a 5 € anzichè 7 € ai 3 siti gestiti dalla Fondazione RavennaAntica che si trovano a Ravenna: Domus dei Tappeti di Pietra,Museo del Mosaico TAMO, Cripta Rasponi e Giardini Pensili (per info:www.ravennantica.it)
Conserva il biglietto del MAF – Museo Archeologico T.Aldini e dei 3 siti gestiti dalla Fondazione RavennaAntica che si trovano a Ravenna: Domus dei Tappeti di Pietra,Museo del Mosaico TAMO, Cripta Rasponi e Giardini Pensili (per info:www.ravennantica.it)
Presentandolo alla biglietteria dell’ ENTROTERRE Festival e del festival di Musica Popolare, avrai diritto ad un ingresso ridotto
Il Festival di Musica Popolare di Forlimpopoli è organizzato da:
ENTROTERRE Festival
Con il Patrocinio ed il Contributo di
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Forlì-Cesena
Comune di Forlimpopoli
In collaborazione con:
Li Ucci Folk Festival
Romagna Musica Soc. Coop.
Scuola Musicale Dante Alighieri di Bertinoro
Direzione artistica: Marco Bartolini e Marco Tadolini per Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli
MAF – Museo Archeologico T.Aldini
Fondazione RavennaAntica
Cinema Teatro “Verdi” Forlimpopoli (Gestione Vitali)
Media partner:
MEI 2018 Faenza
LA MUSICA NELLE AIE – CASTEL RANIERO FOLK FESTIVAL