Suoni di Terra Madre

[size=x-large][color=000099][font=Impact]Suoni di Terra Madre[/font][/color][/size]

[size=medium][color=000099][font=Impact]Torino dal 23 al 27 ottobre 2008[/font][/color][/size]

Se a Forlimpopoli qualcuno ancora fa orecchie da marcante quando gli si dice (e lo si fa da anni), che cibo dei popoli e musica dei popoli sono semplicemente elementi complementari delle stesse culture, a Torino qualcuno l’ha già capito e, siccome i nostri conterranei sono in visita da quelle parti, si spera che una lucina si accenda.
Nel frattempo ecco la presentazione ed il programma musicale di Terra Madre.
Sfamatevi….se potete

Cinquantuno gruppi, trenta paesi rappresentati, una cinquantina di esibizioni al giorno all’interno del Lingotto Fiere e dell’Oval. Sono i numeri dei Suoni di Terra Madre, un altro elemento necessario nella costruzione del modello “comunità del cibo” a tutto tondo.
Contadini, pastori e pescatori nel 2004. Cuochi e docenti nel 2006. E quest’anno i giovani. Al tempo del lavoro, dello studio e dell’alimentazione, però, mancava il contraltare, senza il quale non si avrebbe comunità: il tempo della festa o della socialità.
Musica, sì, ma non solo: teatro di strada, cantastorie, danza, tutto quanto serve, nel mondo rurale e pastorale, a incrementare gli incontri, a lenire le fatiche del lavoro, a pacificare, favorendo la trasmissione della tradizione orale.
La biodiversità musicale è, oggi, minacciata quanto quella agricola: le grandi major pretendono suoni omologati e facilmente commerciabili con la stessa logica con cui una multinazionale dell’alimentazione inonda il mercato con cibi simili in tutto il mondo.
Con questi primi quarantotto avamposti di musica popolare si vuole cominciare a porre l’attenzione (anche) su questa pericolosa deriva.
Si possono ascoltare in tante piazzole improvvisate all’interno del Salone del Gusto o nei corridoi di collegamento fra Lingotto Fiere e Oval.
Si esibiscono sul palco durante la cerimonia di chiusura di Terra Madre al PalaOlimpico, domenica 26 ottobre, in un evento orchestrato e co-interpretato dai Mau Mau, storici compagni di viaggio di Slow Food e da sempre aperti a una multiculturalità ritmica e strumentistica come supporto al canto piemontese.
A notte fonda danno vita a spettacoli spontanei nelle città piemontesi che ospitano le comunità del cibo.
Suoni di Terra Madre

ASIA
1) Bangladesh – Teksoi Krishi Ganer
2) India – Thaiva Makkal-Folk song group Kerala
3) Mongolia – Il suonatore di horse fiddle

EUROPA EST
4) Bielorussia – Comunità di musici di Minsk
5) Bulgaria – Cantanti di musica tradizionale del villaggio Di Glogovo
6) Georgia – Gruppo della comunità dei produttori di vino di Kakheti
7) Russia – Raduniza
8) Russia – Gruppo della Comunità dei nativi Kamchadal
9) Russia – Cantante della Comunità dei pastori Tuvi
10) Russia – Gruppo Buryat del lago Baikal

EUROPA OCCIDENTALE
11) Cipro – Michalis Terlikkas and Mousa Music Ensemble
12) Francia – Eths Bandolets
13) Irlanda – The Gardeners
14) Italia – Coro La Baiolese
15) Italia – Taricata
16) Italia – Associazione Musicisti Calamus
17) Italia – Apori’a
18) Italia – Donne Di Giulianello
19) Italia – Raffaele Pinelli
20) Italia – Gruppo Folkloristico Val Resia
21) Italia – La Malinteisa con monsieur De Rien
22) Italia – Raviole al vin
23) Italia – Mamuthonese e Issohadores di Mamojada
24) Italia – Bandakadabra
25) Italia – Donne Della Tammorra ANNULLATO
26) Italia – Calabria Marasà
27) Italia – Encelado Superbo
28) Italia – Ortoincondotta
29) Italia – San Salvario Sound Station
30) Italia – Pequenas Huellas
31) Norvegia – Lajla Storli & John Ole Morken
32) Scozia – Croiterian Chamas Chros
33) Svizzera – Duo Verbanus
34) Svizzera – Duo Marsina
35) Spagna – Lluis El Sifoner

MEDIO ORIENTE
36) Turchia – Behcet Gulas

AFRICA
37) Cameroun – Produttori del Bamenda Highlands Convivium
38) Capo Verde – Era Uma Vez Un Boi
39) Etiopia – Zala Kamba
40) Etiopia – Sileshi Demissie
41) Senegal – Orchestra tradizionale di Dionwar
42) Kenia – Kailer Women Group Baringo Kenia

AMERICA NORD
43) Stati Uniti – Checkered Past
44) Stati Uniti – Onion Creek and Barn Dance

AMERICA CENTRO-SUD
45) Guatemala – Ko Konob (Nuestro pueblo)
46) Giamaica – Iion Station
47) Cuba – Duo Humberto y Daniel
48) Brasile – Encantadeiras
49) Brasile – Indios Guaranì ANNULLATO
50) Brasile – Cardoso Domingos Claudio e Alves da Silva Mendes Renan Antônio
51) Brasile – Agostinho Valdir José

Descrizione dei gruppi e orario di esibizione
Una cinquantina di esibizioni al giorno nei cinque palchi allestiti fra Lingotto e Oval, intitolati a cinque importanti etnomusicologi: Lomax, Carpitella, De Martino, Favara e Leydi.

ASIA

1) Bangladesh – Teksoi Krishi Ganer
Il leader del gruppo è anche il leader della comunità di Terra Madre. Si esibiscono in occasioni di feste e ricorrenze religiose. Il loro repertorio è formato da musiche della tradizione e dalla lalong, un tipo di canzone dall’armonia ripetitiva ma piacevole all’ascolto. I componenti del gruppo sono quattro, e suonano solo strumenti a corda: ektara, dotara, mondira e prem juri.

venerdì, 11:40, Palco Leydi, padiglione 3
sabato, 11:40, Palco Leydi, padiglione 3
domenica, 14:00, Palco Leydi, padiglione 3

2) India – Thaiva Makkal-Folk song group Kerala
La filosofia etno-musicale del gruppo è basata sulla salvaguardia e lo studio delle tradizioni; e la loro trasmissione alle nuove generazioni. La loro musica trae origine dall’arte e dalle forme del folclore autoctono. Lo strumento cardine che utilizza il gruppo è il caratteristico tamburo alto 60 centimetri chiamato chenda.

venerdì, 16:00, Palco Leydi, padiglione 3
sabato, 16:00, Palco Leydi, padiglione 3

3) Mongolia – Suonatore di horse fiddle
Un pastore che suona questo caratteristico violino di antica tradizione mongola, utilizzato prevalentemente nelle più importanti cerimonie religiose. A testimoniare la centralità del cavallo nella cultura mongola, è scolpita una testa equina sulla punta dello strumento.

venerdì, 14:00, Palco Favara, padiglione 1
sabato, 11:40, Palco Favara, padiglione 1

EUROPA EST

4) Bielorussia – Comunità di musici di Minsk
Studenti universitari di etnografia e cultura musicale bielorussa, che ripropongono strumenti (armoniche, ocarine e la duda, sorta di cornamusa) e tradizioni del folclore nazionale.

venerdì:, 15:15, Palco Favara, padiglione 1
sabato, 15:00, Palco Favara, padiglione 1
domenica, 11:00, Palco Favara, padiglione 1

5) Bulgaria – Musiciste tradizionali del villaggio di Glogovo
Il gruppo canta melodie trazionali del Teteven accompagnandosi con particolari strumenti bulgari chiamati gadulka e tupan.

venerdì h.15:50, Palco Favara, padiglione 1
sabato h.15:40, Palco Favara, padiglione 1

6) Georgia – Gruppo della comunità dei produttori di vino di Kakheti
Tre protagonisti di un canto polivocale (spesso connesso a una danza circolare) le cui origini si perdono nel tempo, tant’è vero che è stato dichiarato dall’Unesco come “patrimonio universale della cultura immateriale”. Utilizzando fonemi arcaici e misteriosi, il canto spazia fra differenti connotazioni ritmiche. La musica georgiana non si basa sulla scala europea diatonica di ottave, ma appoggia l’intervallo di quinta costante, lasciando in tal modo spazio all’improvvisazione.

venerdì, 11:00, Palco Leydi, padiglione 3
sabato, 11:00, Palco Leydi, padiglione 3
domenica, 11:20, Palco Leydi, padiglione 3

7) Russia – Raduniza
I membri del gruppo si sono attivati per la raccolta, lo studio e la promozione della musica tradizionale della regione di Vladimir. Nel periodo tra il 1999 e il 2007 il gruppo ha visitato diversi villaggi della regione, con lo scopo di individuare i migliori protagonisti della canzone-danza e dei riti cerimoniali. In base a quest’esperienza il materiale raccolto viene inserito e promosso dall’attività creativa del gruppo e riproposto nelle performance.
I musicisti sono cinque, i loro strumenti l’armonica, la balalaica, la fistola (sorta di flauto), il cornetto di Vladimir e un flauto a siringa.

venerdì, 11:40, Palco Lomax, esterno Oval
sabato, 11:40, Palco Lomax, esterno Oval

8) Russia – Gruppo della Comunità dei nativi Kamchadal
Duo vocale e di danza, il cui stile ricalca antichi rituali sciamanici. Il suono è riprodotto utilizzando la gola e non il diaframma. Le danze e i canti proposti sono legati alla tradizione dei popoli indigeni della kamchatka ed esaltano la spiritualità della natura siberiana.

Venerdì, 14:40, Palco Favara, padiglione 1
Sabato, 14:20, Palco Favara, padiglione 1

9) Russia – Cantante della Comunità dei pastori Tuvi
Un pastore che pratica il canto gutturale, considerato come la forma più antica e coerente della tradizione tuva.

venerdì, 11:00, Palco Favara, padiglione 1
sabato, 11:00, Palco Favara, padiglione 1

10) Russia – Gruppo Buryat del lago Baikal
Il gruppo, espressione del Baikal Buryat Center for indigenous culture, si esibirà nella cerimonia dello zookhei, mettendo in scena canti tradizionali dedicati sia agli animali, sia ai produttori di cibo. Eseguiranno la danza tradizionale circolare ekhor che unirà ogni componente nell’esprimere ringraziamenti alla madre terra, al cibo e alle coltivazioni. La danza è eseguita in direzione del sole in senso orario, con pause alternate a repentine accelerazioni. Gli strumenti musicali sono quelli a corda della tradizione: il khur e lo yatagaa. I membri del gruppo indosseranno abiti tradizionali, alcuni “pezzi” del costume consentono di poter identificare il clan di appartenenza.

venerdì, 14:35 Tappeto Carpitella, padiglione esterno
sabato, 14:35 Tappeto Carpitella, padiglione esterno
domenica, 13:40 Tappeto Carpitella, padiglione esterno

EUROPA OCCIDENTALE

11) Cipro – Michalis Terlikkas and Mousa Music Ensemble
Musica tradizionale cipriota, con violino, liuto, chitarra, percussioni e voce.

venerdì, 14:00, Palco Leydi, padiglione 3
sabato, 14:00, Palco Leydi, padiglione 3

12) Francia – Eths Bandolets
Il gruppo si forma nel 1977, nella zona più profonda della Bigorre. Propongono canti tradizionali dei Pirenei durante feste popolari e partite di rugby. Il nome significa “banditi”.

venerdì , 15:20, Palco Leydi, padiglione 3
sabato, 14:00, Palco De Martino, padiglione 2

13) Irlanda – The Gardeners
L’Irlanda è l’unico paese al mondo ad avere uno strumento musicale – l’arpa – come simbolo nazionale I “giardinieri” provengono da Ballycotton, nell’Irlanda del Sud. La musica è sempre stata la protagonista nella comunità in cui vivono e il gruppo si ispira – attualizzandola – alla ben nota tradizione irlandese, usando flauti metallici, violini, tamburi irlandesi, chitarra e basso.

venerdì, 15:10, Palco Lomax, esterno Oval
sabato, 11:00, Palco Lomax, esterno Oval
domenica, 11:20, Palco Lomax, esterno Oval

14) Italia – Coro La Baiolese
Il coro di Bajo Dora è sorto nell’ottobre del 1966 grazie alla spinta di Amerigo Vigliermo, che ne è tuttora il leader. In tutti questi anni il coro si è dedicato alla ricerca e raccolta della tradizione orale della gente tra cui vive, sia riproponendola nelle sue esibizioni, sia catalogandola negli archivi del Centro Etnologico Canavesano, fondato nel 1975.

domenica, 14:50 Tappeto Carpitella, padiglione esterno

15) Italia – Taricata
L’origine del nome va ricercata nel dialetto dove “taricata” sta per radice. La formazione di San Vito dei Normanni è storica e rappresenta un vero e proprio monumento per la cultura salentina. Il gruppo, che può contare musicisti di ben tre generazioni, nasce nel 1977 e scopre e propone musiche e canti popolari della terra del Salento e di Puglia, non scevri da contaminazioni con strumenti, tecniche e arrangiamenti sempre nuovi.

venerdì, 16:20, Palco Lomax, esterno Oval
sabato, 15:15, Palco Lomax, esterno Oval
domenica, 11:20, Palco Lomax, esterno Oval

16) Italia – Associazione Musicisti Calamus
Musica tradizionale etnica del Frusinate e della Ciociaria. Il gruppo – composto da sette musicisti che suonano zampogna, fisarmonica, ciaramella, ocarina, contrabbasso, percussioni e flauti – ha un repertorio che spazia dalle musiche e canti della tradizione popolare a composizioni proprie. La loro musica viene eseguita nelle feste e ricorrenze popolari.

venerdì, 17:40, Palco Lomax, esterno Oval
sabato, 17:40, Palco Lomax, esterno Oval
domenica, 16:10, Palco Lomax, esterno Oval

17) Italia – Apori’a
Il gruppo è composto da cinque poeti che improvvisano cantando a temi a contrasto scelti dal pubblico. Sono componimenti in ottava endecasillabica rimata secondo lo schema ABABABCC. Il “poeta” che risponde deve terminare il primo verso con l’ultima sillaba dell’ultimo verso del poeta che lo ha preceduto. È una forma artistica diffusa in tutto l’Appennino centrale. Non è mai accompagnata da strumenti musicali. I temi affrontati erano legati, fino agli anni ’70, alla letteratura epico-cavalleresca e alla mitologia. Oggi ciò sta scomparendo per fare posto ai temi dell’attualità.

venerdì, 17:20, Palco Leydi, padiglione 3
sabato, 17:20, Palco Leydi, padiglione 3

18) Italia – Donne Di Giulianello
Canti polivocali o monodici per sole voci femminili, trasmessi oralmente da madre in figlia durante il lavoro nei campi. Le esecutrici non sono costituite in gruppo e la formazione varia secondo gli impegni di famiglia o di lavoro. Sono tutte contadine o in attività o in pensione, tranne un paio che dopo aver lavorato nei campi per oltre trent’anni adesso vendono pane cotto a legna. Nel loro repertorio canti del lavoro, paraliturgici legati alla religiosità popolare(canto della passione di Cristo o di ringraziamento), della festa (stornelli ciociari), del matrimonio (brindisi, canto alla sposa) e a poeta (identica formula melodica e metrica usata dai poeti in ottava rima con la quale raccontano liete o tristi storie d’amore).

venerdì, 17:05, Tappeto Carpitella, padiglione esterno
sabato , 17:35, Tappeto Carpitella, padiglione esterno

19) Italia – Raffaele Pinelli
Ancora bambino scopre l’organetto, lo strumento che ha segnato l’accesso alla modernità nella musica popolare. Inizia la sua attività artistica con Ambrogio Sparagna a 15 anni. I progetti, come le tournée nazionali e internazionali, cui partecipa sono numerosi: dalle piazze ai teatri, dai club alla televisione e alle radio. Laureato in musicologia, ha fatto parte dell’Orchestra Popolare de “la Notte della Taranta” e dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Attualmente, oltre ad essere consulente musicale, responsabile comunicazione e production manager dell’etichetta e management Finisterre di Erasmo Treglia, collabora come musicista con Giovanni Lindo Ferretti e Simone Cristicchi.
Partecipa ai Suoni di Terra Madre, oltre come esecutore, come coordinatore del progetto.

20) Italia – Gruppo Folkloristico Val Resia
Le musiche e le danze sono molto antiche, e sono giunte probabilmente in valle con i primi insediamenti della comunità resiana nel IV secolo. L’orchestra consta di soli due strumenti: il violino (citira) e il violoncello (bukula), mentre il battito del piede che accompagna tutta la musica è il “terzo strumento”, fondamentale, che assicura il ritmo.

venerdì, 11:40, De Martino, padiglione 2

21) Italia – La Malinteisa con monsieur De Rien
Il gruppo propone antiche danze e musiche delle vallate occitane che esprimono attraverso la gestualità, le figure dei danzatori e il suono di antichi strumenti l’allegria del ritrovarsi insieme in occasione di feste agro-pastorali: il risveglio dell’orso, la fiera della pecora sambucana, il falò di San Giovanni, la festa della segale…

sabato, 16:35, Tappeto Carpitella, padiglione esterno
domenica, 16:20, Tappeto Carpitella, padiglione esterno

22) Italia – Raviole al vin
La fisarmonica e la voce di Luigi Barroero sono l’asse portante del gruppo mentre Carla è l’unica voce femminile. Barroero, amante a dismisura della sua madre Langa, è anche compositore e autore di pezzi che vanno dalla commozione allo sberleffo. Sempre presenti nelle manifestazioni Slow Food quando la musica è protagonista, sono anche “professori onorari” delle tradizioni canore all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Numero componenti: 8 (otto)

venerdì, 18:45, Tappeto Carpitella, padiglione esterno
sabato, 19:25, Tappeto Carpitella, padiglione esterno

23) Italia – Mamuthonese e Issohadores di Mamojada
Con visera lignea nera (maschera facciale) fermata da un fazzoletto scuro, mastruca nera (pelle di pecora senza maniche) e garriga (gruppo di campanacci), si dispongono incolonnati su due file, creando uno spazio all’interno. Una fila procede a piccoli passi, andando avanti col piede sinistro, retrocedendo col piede destro; la fila opposta, avanza col piede destro e retrocede col sinistro, formando un effetto scenico considerevole. Gli issohadores, intorno al gruppo, catturano le donne con sa soha, la leggera corda di giunchi intrecciati.
L’associazione Atzeni Beccoi mantiene viva la tradizione dei riti che si ripetono ogni anno a Mamoiada, in provincia di Nuoro, intorno ai fuochi di Sant’Antonio il 17 gennaio e poi a Carnevale. Sono una delle icone della Sardegna nel mondo e si esibiranno esclusivamente nella cerimonia di apertura di Terra Madre.

Giovedì, 15:00, PalaSport Olimpico (Isozaki)
Cerimonia ufficiale di apertura di Terra Madre

24) Italia – Bandakadabra
Si caratterizza come marching band e fanfara di strada il cui repertorio si ispira principalmente alle sonorità dell’area balcanica e mitteleuropea. Il progetto, nato nel gennaio 2005 dall’incontro di circa venti musicisti provenienti da esperienze artistiche diverse, si contraddistingue per l’originalità degli arrangiamenti e per la ballabilità dei brani eseguiti. Calypso centroamericani, nigun, marcette, struggenti melodie zingare si fondono con la tradizione bandistica italiana dando vita a performance itineranti coinvolgenti e cariche di allegria.

Giovedì, 15:00, PalaSport Olimpico (Isozaki)
Cerimonia ufficiale di apertura di Terra Madre

25) Italia – Donne Della Tammorra
Balli e canti tradizionali delle masserie del Sud Italia: tammurita con ballo articolato tra due persone in coppia; canto a “figliola”, melodia intonata da un solo cantore in occasione della festa della Madonna del Castello; e la “paranza”. Gli strumenti del gruppo di Somma Vesuviana sono quelli classici: tammorra (tamburello con sonagli), castagnette (nacchere), doppio flauto (flauto a due canne), putipù (scatola di latta coperta da pelle di animale con al centro l’estremità di una canna), triccheballacche (tre martelletti di legno che percuotono il principale fisso); treccai campanelli (vecchi campanelli di bicicletta infilati in una ellisse di ferro).

ANNULLATO

26) Italia – Calabria Marasà
Questi musicisti sono anche ricercatori di canti popolari calabresi. La loro ricerca pone un’attenzione scrupolosa sulle tradizioni popolari, riproponendole in modo coerente con l’originale. Il gruppo si esibisce utilizzando gli antichi strumenti calabresi quali lira, chitarra battente, zampogne organetto e fisarmonica.

venerdì, 18:15, Palco Lomax, esterno Oval
sabato, 18:15, Palco Lomax, esterno Oval

27) Italia – Encelado Superbo
Animatore e anima del gruppo, Pippo Cardello da anni conduce ricerche sulle storie e tradizioni della Sicilia. Nel 2006 il gruppo ha prodotto un lavoro denominato Sicilia d’Aranci, una serie di pezzi sugli agrumi, vanto e disperazione dei siciliani. Il gruppo trae il proprio nome dal gigante Encèlado che, secondo il mito, vive prigioniero dell’Etna.

venerdì, 16:55, Palco Lomax, esterno Oval
sabato, 17:10, Palco Lomax, esterno Oval

28) Italia – Ortoincondotta
Sono i ragazzi della scuola media di Carife, che si cimentano in canti sulle condizioni di vita della “Baronia e della Valle Ufita”. È un gruppo corale musicale guidato nella ricerca dall’insegnante di lettere Salvatore Salvatore e dal docente di musica Lucio Lazzeruolo. I loro canti hanno come tema la dura vita dei campi, la transumanza dei pastori e non da ultimo i canti d’amore dei pastori e dei contadini.

venerdì, 17:15, Palco De Martino, padiglione 2
sabato, 17:20, Palco De Martino, padiglione 2

29) Italia – San Salvario Sound Station
Nasce dalla volontà di favorire l’integrazione e l’educazione multiculturale attraverso la musica, forma di espressione culturale universale, radicata nelle culture e nelle identità, ma capace di contaminarle, alleggerendone i confini e restituendone la fluidità. Si tratta di un progetto di formazione e produzione musicale a San Salvario, che offre corsi di strumento e laboratori di musica d’assieme, in cui trovano spazio discipline musicali inconsuete e multiculturali, curate da musicisti di alta qualità artistica. Si esibiranno durante la cerimonia di apertura di Terra Madre.

Giovedì, 15:00, PalaSport Olimpico (Isozaki)
Cerimonia ufficiale di apertura di Terra Madre

30) Italia – Pequeñas Huellas.
È un coro di 200 bambini di diverse nazionalità provenienti dalle aree dove si soffre la guerra, la malattia e la fame. Pequeñas Huellas è anche un progetto di sviluppo culturale che consiste nell’organizzare in diverse parti del mondo laboratori e corsi per bambini e giovani musicisti per stimolare l’interessamento alla musica locale e la sua interpretazione sia colta, sia popolare. Il coro, coordinato da Sabina Colonna Preti, esegue brani tratti dalla tradizione orale andina e trascritti da Baltasar Martínez Compañón, vescovo di Trujillo, il quale li fissò in notazioni musicali. I brani eseguiti vanno dalle danze alle canzoni, dalle melodie ai balli cantati le cui tematiche passano dall’amoroso al natalizio con riferimenti alla schiavitù.

Giovedì, 15:00, PalaSport Olimpico (Isozaki)
Cerimonia ufficiale di apertura di Terra Madre
Domenica, 11:30, Auditorium Rai, Piazza Rossano
Decir lo que el alma siente
Per maggiori informazioni clicca qui.

31) Norvegia – Lajla Storli & John Ole Morken
Le musiche e i testi delle canzoni sono l’eredità delle antiche tradizioni musicali norvegesi e la testimonianza di una cultura che ne preserva la storia. Durante le loro esibizione indossano i costumi tradizionali.

venerdì, 11:40, Palco Favara, padiglione 1
sabato, 13:40, Palco Favara, padiglione 1
domenica, 14:55, Palco Favara, padiglione 1

32) Scozia – Croiterian Chamas Chros
Musica tradizionale scozzese delle Highlands, per ballare lo jigg, il reel o lo strathspeys. La cornamusa è quella di origini antiche, sostituta più tardi dalla più conosciuta war pipe. Detta cornamusa è l’ideale per sostenere il ritmo delle danze sopra citate, al contrario della war pipe usata soprattutto per i toni più melodiosi, ma guerreschi.

venerdì, 14:35, Palco Lomax, esterno Oval
sabato, 14:40, Palco Lomax, esterno Oval
domenica, 14:50, Palco Lomax, esterno Oval

33) Svizzera – Duo Verbanus
Con zampogna e ciaramella propongono musiche del Ticinese, con qualche “incursione” anche nella musica polare delle regioni italiane.

sabato, 14:00, Palco Favara, padiglione 1

34) Svizzera – Duo Marsina
Eseguono un repertorio di danze e canti del Canton Ticino. Il due è composto oltre che da Pietro Bianchi, etno-musicologo collaboratore con la R.T.S.I., anche da Barbara Knoph. Le loro musiche sono il frutto delle diverse campagne di ricerca sul campo, raccolte dalla viva voce dei contadini e che rispecchiano il mondo rurale ticinese.

venerdì, 16:25, Palco Favara, padiglione 1
sabato, 16:40, Palco De Martino, padiglione 2
domenica, 14:10, Palco Favara, padiglione 1

35) Spagna – Lluis El Sifoner
Cantante folk di Valencia, si esibisce con il suo gruppo composto da sei elementi, con strumenti tradizionali: cornamusa, clarinetto, sassofono, dulcimer e percussioni (tabal e baixo).

venerdì, 13:55, Palco Lomax, esterno Oval
sabato, 14:00, Palco Lomax, esterno Oval
domenica, 13:40, Palco Lomax, esterno Oval

MEDIO ORIENTE

36) Turchia – Behcet Gulas
Chitarrista e cantante, figlio di Veli Gulas, morto l’anno scorso, che ricevette lo Slow Food Award nel 2000. Continua il lavoro familiare del padre producendo miele. Behcet è anche un cantante di musica tradizionale della zona del Mar Egeo e Mediterraneo.

venerdì, 11:20, Palco Favara, padiglione 1
sabato, 11:20, Palco Favara, padiglione 1
domenica, 11:45, Palco Favara, padiglione 1

AFRICA

37) Camerun – Produttori del Bamenda Highlands Convivium
Musica folcloristica africana la cui ispirazione deriva soprattutto dalla natura e dalla vita nei campi. Sono gli animatori degli eventi delle loro comunità e usano strumenti fatti a mano, dalle forme sono curiose e intriganti. Fra gli strumenti interessanti – ad accompagnare una o due voci femminili, secondo il tipo di brano – segnaliamo lo xilofono di legno e la chitarra africana, somigliante a una vela.

venerdì, 15:25 Tappeto Carpitella, padiglione esterno
sabato, 15:15 Tappeto Carpitella, padiglione esterno

38) Capo Verde – Era Uma Vez Un Boi
Un gruppo che attinge alle tradizioni capoverdiane senza disdegnare una reinterpretazione in chiave moderna dei canoni storici. Gli strumenti sono soprattutto chitarre, alcune molto particolari come la covaquino o il caratteristico banjo.

venerdì, 15:45 Palco Lomax, esterno Oval
sabato, 15:50 Palco Lomax, esterno Oval

39) Etiopia – Zala Kamba
Un gruppo di venti ballerini di musica tradizionale etiope.

venerdì, 11:35 Tappeto Carpitella, padiglione esterno
sabato, 11:35 Tappeto Carpitella, padiglione esterno
domenica, 15:30 Tappeto Carpitella, padiglione esterno

40) Etiopia – Silessi Demissie
Musicisti di notevole fama, non disgiunta dal loro impegno nel sociale, soprattutto per le loro battaglie contro la deforestazione. Si tratta di un duo: un cantante e un suonatore di krahar (chitarra etiope).

venerdì, 11:00, Palco De Martino, padiglione 2
sabato, 11:00, Palco De Martino, padiglione 2
domenica, 11:00, Palco De Martino, padiglione 2

41) Senegal – Orchestra tradizionale di Dionwar
Un gruppo di una decina di donne delle isole Saloum, che raccolgono e trasformano le conchiglie e che suonano varie percussioni fra cui le calabas, strumenti simili a zucche vuote. Sono le animatrici della vita del villaggio, dai matrimoni alle celebrazione alle feste religiose.

venerdì, 11:00 Tappeto Carpitella, padiglione esterno
sabato, 11:00 Tappeto Carpitella, padiglione esterno
domenica, 14:10 Tappeto Carpitella, padiglione esterno

42) Kenia – Kailer Women Group Baringo Kenia
Il gruppo proviene dall’arido distretto di Baringo, nella Central Rift Valley. I componenti appartengono all’etnia llchamus, interna alla più grande comunità Masai. La musica proposta sono balli e canti tribali. Fra gli strumenti più particolari, il calabash shakers: il frutto di un tipo di palma essiccato al cui interno sono inseriti dei sassolini; questo “baccello” ha un’impugnatura naturale la quale permette di scuoterlo ritmicamente, emettendo un suono simile alle maracas. I bastoni, lunghi oltre due metri, vengono utilizzati per accompagnare i passi dei danzatori, simulando sia la lancia che difende dai predatori, sia il vincastro che governa il gregge. E inoltre corni, fischietti, campanelli di metallo e tamburi in pelle di vacca…

venerdì, 13:55 Tappeto Carpitella, padiglione esterno
sabato, 13:55 Tappeto Carpitella, padiglione esterno

AMERICA NORD

43) Stati Uniti – Checkered Past
Un gruppo di cinque elementi che con violino, banjio e contrabbasso eseguono musica ispirata ai ritmi jazz e folk della tradizione multiculturale americana. I testi delle loro canzoni sono ricchi di riferimenti al cibo e alla necessità di un cambiamento sostenibile.

venerdì, 11:10, Palco Lomax, esterno Oval
sabato, 16:20, Palco Lomax, esterno Oval
domenica, 15:30, Palco Lomax, esterno Oval

44) Stati Uniti – Onion Creek and Barn Dance
I componenti del gruppo lavorano a stretto contatto con agricoltori e la loro musica trae ispirazione dal mondo rurale e agricolo. Per questo le loro canzoni affondano le loro radici nella musica tradizionale americana anche se molti sono gli apporti personali e innovativi dei due musicisti. I testi delle canzoni riflettono temi come la sostenibilità e la vita degli agricoltori.

venerdì, 14:00, Palco De Martino, padiglione 2
sabato, 16:20, Palco Favara, padiglione 1
domenica, 11:45, Palco De Martino, padiglione 2

AMERICA CENTRO-SUD

45) Guatemala – Ko Konob (Nuestro pueblo)
Musicisti indigeni, suonatori di marimba, uno strumento a percussione con tavole di legno sotto le quali sono disposte come “risuonatori” zucche essiccate e svuotate o grosse canne di bambù. La versione moderna dello strumento è la xilorimba con tavole di metallo e “risuonatori” di metallo ed è entrato a far parte delle orchestre di musica leggera e/o sinfonica.

venerdì, 14:40, Palco Leydi, padiglione 3
sabato, 14:50, Palco Leydi, padiglione 3
domenica, 14:50, Palco Leydi, padiglione 3

46) Giamaica – Iion Station
Duo ispirato alla filosofia rastafariana, esegue brani di matrice religiosa con percussioni e voci.

venerdì, 15:20, Palco De Martino, padiglione 2
sabato, 16:00, Palco De Martino, padiglione 2
domenica, 14:00, Palco De Martino, padiglione 2

47) Cuba – Duo Humberto y Daniel
La loro musica è ispirata alle tradizioni (anche gastronomiche) cubane. Fra i loro caratteristici strumenti spicca la maribula, di antiche origini africane: un parallelepipedo di legno con due fori di dimensioni diverse; sotto l’ultimo foro ci sono delle lamelle di metallo orizzontali di dimensioni diverse che, pizzicate, producono il suono.

venerdì, 14:40, Palco De Martino, padiglione 2
sabato, 11:40, Palco De Martino, padiglione 2

48) Brasile – Encantadeiras
Musica tradizionale brasiliana eseguita da quattro donne accompagnate da una percussione indigena.

venerdì, 16:00, Palco De Martino, padiglione 2
sabato, 15:20, Palco De Martino, padiglione 2
domenica

49) Brasile – Indios Guarani
Il popolo Guarani è stato uno dei primi con i quali gli europei hanno stabilito un contatto. Questo popolo che attualmente vive anche in Paraguai, Argentina e Brasile ha mantenuto la propria identità culturale: religione, lingua, cucina, balli e canti. La formazione che sarà presente a Terra Madre è composta da otto giovani dai 12 ai 16 anni, che hanno partecipato alla registrazione di un CD doppio Nande Aradu Pygua -Memoria Viva Guarani. Ad essi si aggiungeranno tre musicisti che si esibiranno con mbaepu, rawe e angua pu, per suonare la Danxa do Xondaro.

ANNULLATO

50) Brasile – Cardoso Domingos Claudio e Alves da Silva Mendes Renan Antônio
Duo composto da viola e sassofono, che eseguono musiche del nord est del Brasile.

venerdì, 16:40, Palco De Martino, padiglione 2
sabato, 14:40, Palco De Martino, padiglione 2
domenica, 15:15, Palco De Martino, padiglione 2

51) Brasile – Agostinho Valdir José
Cantante e artista plastico.

venerdì, 17:00, Palco Favara, padiglione 1
sabato, 16:55, Palco Favara, padiglione 1

estratto da questa pagina

http://www.terramadre.info/pagine/incontri/welcome.lasso?id=3E6E345B168302562ANYV1B5A8E2&ln=it

Author: smp

Share This Post On
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: