VUOTI DI MEMORIA – IL TEATRO CHE NON DIMENTICA
Vuoti di memoria. Il teatro che non dimentica
Rimini, 4-16 agosto 2006
Nel cuore dell‚estate balneare riminese una nuova rassegna di spettacoli dal forte impegno civile e sociale: una forma d’arte che si occupa e si preoccupa delle questioni del mondo e degli uomini che lo abitano. Comune di Rimini
Assessorato al Turismo
Assessorato alle Politiche Giovanili
Istituzione Musica Teatro Eventi
Con la partecipazione di
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Rimini
Associazione Banyan
Con la partecipazione di A.N.P.I. di Rimini
Sul palcoscenico frammenti di storia collettiva e interrogativi attuali non solo per raccontare fatti, ma per riflettere e far riflettere nella direzione dell’impegno civile. In fondo, l‚essenza stessa del teatro è da sempre conoscenza e turbamento prima ancora che rappresentazione.
Spettacoli teatrali e musicali che, lungi dal voler essere mero intrattenimento, nascono come espressione di un forte confronto con la realtà e come riflessione sulla collettività e sul vivere comune. Una nuova proposta per chi vuole mettersi in ascolto e non vuole dimenticare, un salutare effetto di spaesamento anche per quelli che concepiscono la vacanza esclusivamente come svago e disimpegno.
Domenica 13 agosto ore 21.30
Centro Sociale autogestito Grottarossa Spa-via della Lontra, Rimini
LU SULE, LU MARE, LU IENTU, LA TERRA
TAMMURRIA
Musica popolare salentina- “pizzica”
Concerto di solidarietà a favore del PROGETTO SOGNO
e Lezione-incontro pomeridiano:
La Pizzica Tarantata
Apre il concerto:
PAOLO SERENO-chitarra acustica fingersyle
La musica ed il ballo rivestono un ruolo particolare nella tradizione salentina, essendo espressione della cultura e della storia del suo popolo. Sempre più, durante le feste d’estate, si assiste a concerti di gruppi folkloristici che recuperano questa tradizione, con folle di gente che si lasciano trascinare dai ritmi frenetici della pizzica, ballo che un tempo coinvolgeva un po’ tutti. Oggi si nota un rinnovato interesse, specie tra i giovani, nella pratica di questa antica danza mimata.
In questo ambito, i Tammurria perseguono un duplice obiettivo: sostenere e tramandare la cultura della musica popolare salentina e concretizzare un importante impegno sociale. Con i vari spettacoli il gruppo finanzia il centro socio-rieducativo per disabili “Alberto Tuma” .Il progetto, denominato Progetto Sogno, intende dare vita sul territorio del distretto socio-sanitario di Gallipoli (LE), ad una „struttura residenziale” per disabili gravi privi di sostegno familiare.
Il gruppo, nato nel 2003 ad opera di Alessandro Tuma e Barbara Spennato, già volontari dello stesso centro diurno, si compone di musicisti e ballerini che fanno rivivere gli usi i costumi, le danze, i canti della tradizione popolare salentina. Il mito della Taranta e la realtà che li circonda, si fondano insieme e creano il loro affiatamento e l‚instancabilità, che portano nel cuore e nelle loro mani. I Tammurria citano anche in GRjCO, dialetto tradizionale, parole e frasi utilizzate dai vecchi cantori salentini chiamati per risanare la donna tarantata dal suo malessere interiore.
Nel pomeriggio alle ore 17.30, lezione-incontro con i Tammurria, che descriveranno le tradizioni musicali, usi e cultura popolare salentina: nozioni sul ballo, sugli strumenti di musica popolare, sul rito della tarantata, sulla scelta dei colori. Durante l’incontro si descriverà anche il malessere del mondo contadino, afflitto da pesanti sofferenze di ordine sociale ed economico e causa di tante vicende dolorose di emigrazione, in fuga dalla miseria delle campagne del sud d’Italia.
Martedì 15 agosto ore 21,30
Anfiteatro Romano, via Roma, Rimini
Davide Enia
Maggio ’43
di e con Davide Enia
Musiche in scena Giulio Barocchieri
Cos’è la notte quando tanto arriva sempre l’urlo della sirena d‚allarme per i bombardamenti notturni? Cos’è che non ce la faccio più a mangiare sempre pane nero e allora cerco di pescare le anguille? Cos’è strisciare contro i muri per non farsi vedere dalla milizia fascista? Cos’è cercare l’amuchina al mercato nero? Cos’è che mi servono 1800 lire per le medicine e non so come recuperarle? Cos’è vedere il massacro di Palermo il 9 maggio ’43 e camminarci dentro e non ci sono più le case e nemmeno le strade e non si vede niente che c’è polvere e fumo dappertutto ma comunque quello che vedi nemmanco si riconosce?
Il nuovo lavoro trae linfa da una serie di interviste a persone che subirono quei giorni del maggio ’43, e ne uscirono miracolosamente illese. Dalla loro narrazione e dai frammenti di memoria raccolti principia l’elaborazione drammaturgica, che scompone e intreccia e rielabora queste testimonianze, per poi incastonarle in un’unica storia. Erano tempi cupi, in cui necessario era ingegnarsi per riuscire a sopravvivere. Erano tempi atroci, in cui la morte cadeva inattesa dall’alto o dal basso dei mercati neri, che stritolavano con prezzi schizzati alle stelle. Erano tempi malati e bugiardi, tempi cinici e bari. Assomigliano ad oggi.
Mercoledì 16 agosto ore 21.30
Corte degli Agostiniani, via Cairoli 40, Rimini
(in caso di maltempo, Teatro Novelli, via Cappellini 3, Rimini)
concerto di Daniele Sepe
in memoria dei tre martiri Luigi Nicolò, Adelio Pagliarani,Mario Capelli
Artista dalla incontenibile personalità, capace di navigare attraverso le svariate dimensioni della cultura musicale mondiale, Sepe è un bravo musicista partenopeo con una solida formazione di jazzista che ha composto musiche anche per il teatro e per il cinema, con grande successo di pubblico e di critica.
Ha collaborato con registi come Mario Martone, Gabriele Vacis, Gabriele Salvatores e altri, inoltre ha vinto premi importanti come il premio Tenco per il miglior albun dialettale e il premio per la qualità musicale indetto dal Ministero dei Beni culturali o ancora in Francia il premio “Choc de la musique”. Durante la guerra del Golfo ha autoprodotto insieme ad un numeroso gruppo di musicisti napoletani una musicassetta di canzoni pacifiste, distribuendola gratuitamente alle scuole e alle fabbriche di Napoli.
I suoi dischi sono stati definiti dalla critica come un viaggio intenso e sincero nei luoghi della memoria e della musica popolare, alla ricerca delle radici di un universo sonoro e politico-umano. Ma soprattutto Daniele si è impegnato nelle Resistenze, musicali nel continuare a tramandare canti e suoni popolari, sociali riproponendo in chiave musicale aneddoti e storie di vita quotidiana, ma soprattutto resistenze di nel senso più vicino a quello per cui è stato invitato, ossia commemorare i Tre Martiri. Questo suo impegno è stato immortalato nel suo album “Conosci Victor Jara?”, raccontato la storia eroica di questo lontano personaggio cileno egli ci ha trasmesso il suo essere resistente, credere che il mito e l’utopia degli ideali possa concretizzarsi nella gente comune nello sforzo di opporsi, anche perdendo la propria vita, alla tirannia delle dittature.
Informazioni: tutti gli spettacolo sono ad ingresso gratuito.
Istituzione Musica Teatro Eventi-Comune di Rimini-via Gambalunga 27-RIMINI tel. 0541 704293 704292
Teatro Ermete Novelli, via Cappellini 3, RIMINI-tel. 0541 24152
www.teatroermetenovelli.it